Al Vascello di Roma Erodiade di Giovanni Testori con Francesca Benedetti

(Giovanni Testori e Francesca Benedetti)

Due serate “Evento” (Martedì 25 e Mercoledì 26 Marzo ore 21) per consacrare la grande carriera di un’attrice unica come Francesca Benedetti (Premio Flaiano 2024), Musa di Giovanni Testori (scomparso nel 1993) che scrisse il Macbetto (1974) cucendolo addosso alla sua personalità di fuoriclasse. Un’icona del Teatro Italiano di oggi da far conoscere ai giovani attraverso la riscrittura contemporanea di un mito classico. Francesca Benedetti, seduta su un trono rosso sangue simbolico di una finzione continuamente dichiarata dall’autore, affronta la scrittura testoriana facendosi carne e sangue di un personaggio controverso e trasgressivo come Erodiade, che oggi si fa vittima più che carnefice.

Il Mito di Erodiade per Giovanni Testori si fa corpo, metà Dio, metà donna scoprendo il lato ambiguo e fluido della sua virilità. Giovanni Testori, uno degli autori più significativi del panorama letterario e teatrale italiano, esplora la figura biblica della madre di Salomè e la ribalta. Lo fa spostando ambizione e passione da Salomè a Erodiade. Quindi non più Salomè ma la madre Erodiade, ama e desidera la testa del Battista e usa la figlia per ottenerla; il suo fascino di adolescente è lo strumento perfetto per tessere un piano diabolico: ottenere la testa del Profeta spingendo Salomè nel letto di suo marito.

ERODIADE è messa al centro di uno scandalo politico e diventa protagonista di una storia d’amore che sa di orrore e carne. ERODIADE è un pugno alzato contro il cielo, un grido strozzato in gola, forte, aspro, verso un interlocutore sfuggente, un Dio, un Cristo fatto uomo, divenuto amante. Una sinfonia di parole amare e allo stesso tempo sublimi, erotiche ed evocative, con le quali il poeta scava nel profondo, in perpetuo conflitto tra la sua sfrenata voglia di libertà di esprimersi e l’educazione cattolica di un Italia borghese, dove la blasfemia e la carnalità di Testori squarciano lo stomaco ed il cuore creando un conflitto di religione. Da ricordare che ciò che è accaduto a Testori che era accaduto anche a Victor Hugo, cioè, quello di  ‘scrivere e disegnare’ nello stesso tempo: infatti Testori disegna lui stesso la metamorfosi della testa di Giovanni Battista in numerose tavole che vengono proiettate in scena con la stessa violenza con la quale Testori le ha disegnate.

Un evento teatrale di grande impatto e un’esperienza forte per il pubblico. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Casa Testori di Milano dove si possono vedere esposti i 72 disegni originali delle Teste del Battista. “Nel teatro di Testori, l’impetuosa concretezza verbale fa scomparire la macchinosità dell’impianto, con sintassi da oratoria classica, gridata a perdifiato, dove la terrificante radicalità della bestemmia, la violenza quasi insostenibile e tuttavia plasticamente, magnanima e pia dei pugni alzati.” (Giovanni Raboni)

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Erodiade di Giovanni Testori

Drammaturgia e regia di Marco Carniti

Video Artist Francesco Scandale Musiche Originali David Barittoni

Aiuto regia Francesco Lonano

Produzione La Fabbrica dell’Attore

In collaborazione con l’Associazione Giovanni Testori

Durata 60’ Guarda la presentazione https://youtu.be/ABE3vpe85t4

Teatro Vascello. Via Giacinto Carini n.78 00152 Roma tel. 065881021 fax 065816623 E-mail: amministrazione@teatrovascello.it www.teatrovascello.it