Nello Gargiulo: Ottenere la cittadinanza non è un optional ma un traguardo consapevole

Nel riquadro Nello Gargiulo

Di Nello Gargiulo

(membro del CGIE)

I temi di fondo all’ ordine del giorno dell’ultima Assemblea del CGIE sono stati: Servizi Consolari, Cittadinanza e lingua e Cultura italiana. Un tentativo, parzialmente riuscito per esplorare una strada di consensi in un’ottica di correlazione che sempre più stanno acquistando questi temi nell’ambito dei rapporti tra il Governo italiano e gli italiani all’ estero.

La grande richiesta di ottenere o recuperare la cittadinanza italiana da parte dei milioni di italo discendenti nell’ambito dell’attuale legislazione italiana (5 febbraio del 1992), ha messo sotto tensione la rete consolare italiana al punto che si è sviluppato in parallelo un sistema diretto di: inoltrare e realizzare le pratiche direttamente ai comuni italiani.  Siamo naturalmente nella sfera della legalità.

Ad ogni molo la sfida per una crescita e risposta organica di questo fenomeno oltre che ad essere regolato (e attualmente lo è) sul piano legislativo non trova ancora su quello cultuale e politico risposte adeguate sul tipo di cittadinanza più adeguato a coloro che ne hanno diritto e che vivono nei paesi esteri

Nella sua globalità una nuova legge di cittadinanza dovrebbe considerare: a) la decrescita demografica in Italia; b) l’aumento di nuove correnti di immigrazioni che si stabiliscono sul suolo italiano; c)  le crescenti richieste nei paesi esteri tra cui tutta la nostra America Latina. Tutto ciò non riguarda solo le questioni giuridiche ma anche le sfere culturali e morali in modo da assicurare un’adesione fiduciosa di appartenenza all’Italia come Nazione e non solo come Stato.  La prima appartiene alla ´´ sfera dell’anima’’, la seconda è di carattere giuridico. Le due sono complementari e si arricchiscono reciprocamente.

 Sul tema come è stato affrontato in assemblea, ne sono rimasto un tanto dubbioso pur esprimendo le mie valutazioni in più momenti del dibattito.   Trovandomi ancora a Roma, prima di chiudere e mandare questo articolo ho avuto modo di partecipare alla presentazione del libro Del Geologo, l’Abbate Antonio Stoppani pubblicato nel 1874 con il nome di il Bel Paese.

Un vero dialogo tra scienza e geografia italiana, con tutte le sue variegate bellezze descritte dall’autore e intese a formare la coscienza di appartenenza dopo L’ Unità d’Italia, soprattutto per i giovani a cui Stoppani invitava ad essere partecipi e protagonisti di questo grande processo storico. Il Bel paese a volte è solo una espressione carica di sentimenti. Già è qualcosa ma sarebbe ancora meglio se venisse riempita di conoscenze e contenuti.

Videoclip del ‘Movimento Tutela Sociale’ vincitore del Premio ‘Musica per il sociale’ promosso dalle Radio e Televisioni della REA)