LA REA RICORRE AL TAR CONTRO LA ROTTAMAZIONE DELLE FREQUENZE ASSEGNATE ALLE LOCALI

LA REA RICORRE AL TAR CONTRO LA ROTTAMAZIONE DELLE FREQUENZE ASSEGNATE ALLE LOCALI

(il governo anziché rottamare la politica corrotta, rottama la democrazia) 

II ricorso non è nuovo. Si aggancia al primo di dicembre 2014, dove la REA chiedeva al TAR la sospensiva della delibera AGCOM 480/14/CONS la quale ha cancellato dalla pianificazione 74 frequenze televisive tutte assegnate alle locali per presunta interferenza con i Paesi confinanti senza che il Governo si preoccupasse del destino delle 125 emittenti e dei mille posti di lavoro in gioco. Il 9 aprile 2015, con ordinanza 1576, il TAR del Lazio non concedeva la sospensiva della delibera 480/14 “in quanto alla stessa doveva essere dato seguito con ulteriori atti applicativi”. Nulla da obiettare su tale decisione dal momento che, in quella data, il 31 dicembre 2014, non esisteva un imminente pericolo di chiusura delle emittenti come effettivamente è accaduto fino alla data di pubblicazione del provvedimento direttoriale del 30 ottobre 2015 il quale stabilisce che le emittenti sono chiamate a presentare domanda di rottamazione entro il termine perentorio del 1° dicembre 2015. Evidentemente ciò comporta che lo spegnimento della frequenza indicata nella delibera 480 dovrà essere immediatamente spenta già dal 2 dicembre 2015. Infatti l’intimazione è contenuta nello stesso provvedimento direttoriale quando afferma che, una volta presentata la domanda, questa “non è più revocabile” e, quindi, la frequenza sarà sottratta all’emittente con la irrimediabile conseguenza del licenziamento di centinaia di dipendenti teecnici, amministrativi e giornalisti. Per tale ragione, si legge nel ricorso della REA, si richiede l’emissione di un Decreto presidenziale di sospensione della delibera Agcom n. 480/14/CONS.  

Cosa succederà se il TAR concederà la sospensiva della delibera 480/14/CONS ? succederà che la rottamazione in atto verrà sospesa fino al giudizio di merito del TAR che, come già le emittenti interessate sanno, dovrà pronunciarsi anche alla richiesta di costituzionalità di tutta la pericolante impalcatura costruita da AGCOM e MiSE sul riassetto frequenziale del digitale televisivo terrestre tanto amata dall’incompetente  sottosegretario Giacomelli. 

San Cesareo, 12 novembre 2015 

                           REA – Radiotelevisioni Europee Associate