COMUNICATO STAMPA
La REA chiede le dimissioni del direttore generale del Mise Antonio Lirosi. Ancora una scandalosa situazione per il Governo 5Stelle-Lega. Si tratta dei 100 milioni e più del Governo Renzi che ha voluto regalare alla lobby della comunicazione televisiva locale della confindustria con il DPR 146/17, Regolamento assegnazione contributi alle radiotv’ locali. Ecco la storia. Dal 2007 l’emittenza locale, la quale garantisce il pluralismo dell’informazione, è sotto attacco da parte del PD che si è fatto in Italia paladino della idea neoliberale per l’accentramento dei mezzi di comunicazione in poche mani per meglio manovrare le masse con la politica del “pensiero unico”che, a sua volta, conduce alla teoria “o con me o contro di me”. Così prima con Gentiloni, ministro delle comunicazioni, poi con Renzi, Forza Italia fa un accordo per ridurre le emittenti locali a una trentina di soggetti che naturalmente dovranno essere solo le loro capeggiate da Telernoba. L’operazione, definita “ammazza emittenti locali ” dal Presidente della REA Antonio Diomede, si svolgerà in tre fasi: 1) in occasione del digitale televisivo terrestre togliendo alle locali le migliori frequenze per assegnarle alle nazionali; 2) emarginarle ai numeri alti del telecomando in modo da farle sparire dal video; 3) emanare un Regolamento sui contributi statali a “misura” delle trenta emittenti prescelte dalla lobby confindustriale che si spartiscono circa 80 milioni di euro mentre alle rimanenti 400 emittenti tv e alle 1200 radio locali rimarranno solo le briciole per costringerle a chiudere battenti con la conseguenza dei 2500 licenziamenti in atto per non fallire. Il bottino lo fa il gruppo Telenorba che racimola la modesta somma di 21 milioni di euro per il 2016/17/18. Tutto il marchingegno ha dei nomi e cognomi che faremo al Ministro Di Maio appena si deciderà a convocarci. Intanto la responsabilità maggiore, per aver sostenuto il progetto Renzi “ammazza emittenti locali” è del direttore generale Antonio Lirosi che di Maio farebbe bene a dimetterlo senza indugi per aver generato un vero e proprio disastro occupazionale nel settore.
Roma, 30 luglio 2018 REA – Radiotelevisioni Europee Associate
Carlo Cattaneo
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