
(Foto: sede dell’IILA a Roma)
L’IILA – Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana ha annunciato la
presentazione del volume Vissi d’arte. Italia en los teatros de América Latina (L’Italia nei teatri dell’America Latina) Edizioni Efesto, che raccoglie i risultati della ricerca a cura dell’architetto María Margarita Segarra Lagunes, realizzata con il contributo della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e in collaborazione con
l’Università degli Studi Roma Tre.
Dopo aver presentato la mostra omonima a Roma, Città del Messico, Brasilia e Rio de Janeiro,
nonché una versione virtuale della stessa, si vuole ora porre l’attenzione su altri due importanti
prodotti di questo affascinante studio: una pubblicazione corredata da immagini di archivio che ci
restituisce la storia di ben 100 edifici teatrali in 65 città latinoamericane e l’archivio digitale
permanente visibile sul sito www.italiateatrilatinoamerica.it
Il progetto si propone di far conoscere, per la prima volta, un capitolo poco noto della storia
dell’architettura e dell’arte italiana, nonché gli stretti rapporti culturali che, nell’Ottocento e fino
alla metà del Novecento, si sono intrattenuti in questo settore tra l’Italia e l’America Latina.
La presenza italiana in America Latina emerge attraverso il lavoro degli architetti e degli ingegneri
che hanno progettato e diretto la realizzazione di alcuni degli edifici teatrali più significativi del
Continente americano. Architetti e artisti, formati in Italia, che emigrano temporaneamente o
permanentemente in America, sono tra i principali attori della trasformazione e modernizzazione
delle città latinoamericane. Adamo Boari, Silvio Contri, Lina Bo Bardi, Roberto Gottardi, Vittorio
Garatti, Juan Bautista Arnaldi, Vittorio Meano e Renato Schiavon, sono solo alcuni degli architetti e
degli ingegneri che hanno preso parte a questo processo.
Accanto a questi grandi nomi spiccano le figure di scultori o pittori italiani che hanno contribuito ad
arricchire ed esaltare queste monumentali presenze urbane, e le figure dei maestri artigiani italiani
delle cosiddette Arti Minori come stuccatori, falegnami, ebanisti, vetrai, scalpellini, che attraverso il
loro lavoro hanno realizzato decorazioni, con dettagli e soluzioni ispirate ai principali monumenti
italiani ed europei. Esaltato anche il ruolo svolto da imprenditori e da mercanti, i quali hanno
contribuito a caratterizzare la produzione architettonica teatrale con un inconfondibile sapore
italiano, attraverso l’importazione di opere d’arte o materiali da costruzione come il marmo di
Carrara, mosaici, bronzi, balaustre, vetrate, lampadari, arazzi, mobili e altri accessori decorativi.
Sapore italiano sottolineato anche dalla presenza di musicisti, attori, cantanti lirici, compagnie
teatrali, di danza e operistiche che hanno lasciato segni indelebili nelle prime delle stagioni e nelle
feste di inaugurazione di quei mirabili edifici.
L’idea fondamentale di Vissi d’arte risiede nella constatazione che la ricchezza di una città non si
radica solo in monumenti ed opere isolate, ma nel sistema di relazioni spaziali e temporali, che si
sono instaurate tra di loro attraverso un continuo processo di fruizione e trasformazione.
More Stories
Al Vascello ‘La pulce nell’orecchio’ di Faydeao
Al Vascello di Roma Erodiade di Giovanni Testori con Francesca Benedetti
Durissime critiche al Consolato Onorario di Fortaleza (Brasile) a firma di Fabio Gentile e Talita Fermanian.