Emittenti locali: scontro REA-Governo

DI FRONTE ALLE PROTESTE DELLE EMITTENTI LOCALI PER I 300 MILIONI REGALATI  ALLA LOBBY CONFINDUSTRIALE DELLA COMUNICAZIONE IL MINISTRO DI MAIO E’ LATITANTE  

 “La meravigliosa manifestazione del  2 ottobre 2018,  rimarrà nella storia delle radio-tv locali. Centinaia di telecamere hanno protestato presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico per salvare 400 televisioni – 800 radio e 2500 posti di lavoro per via di 300 milioni di euro regalati alla lobby confindustriale delle comunicazioni”. In questi termini Antonio Diomede, Presidente della REA (Radiotelevisioni Europee Associate) ha commentato la grande manifestazione che si è svolta a Roma davanti al Ministero dello Sviluppo Economico guidato dal Ministro Luigi Di Maio.

Nella sostanza, editori, giornalisti e operatori si sono riuniti per protestare contro le graduatorie derivanti dalla applicazione del Regolamento sui contributi, di cui al DPR 146/17. Le graduatorie hanno confermato  fondati sospetti di accordi politici precostituiti. “Leggendo attentamente il DPR”, sostiene  Diomede, “si avverte l’ombra del Nazareno (accordo Renzi-Berlusconi) che ha sentenziato la decimazione dell’emittenza locale medio piccola attraverso i previsti contributi statali fra i pochi della lobby confindustriale della comunicazione. L’azione è doppiamente vile , sostiene  ancora Diomede,  in quanto quei contributi erano destinati per pluralismo e la libera informazione invece sono finiti nelle tasche di pochi soggetti. Oltre tutto, guarda caso, ciò è accaduto in  un periodo di crisi del mercato della pubblicità locale in modo da non dare alcuna possibilità di uscita al fallimento delle 400 televisioni e 800 radio locali.” In estrema sintesi la protesta è divenuta scontro frontale tra REA e Governo dal momento in cui, su proposta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giorgetti (Lega),  il DPR 146/17 è stato inserito nella legge Milleproroghe  per subdolamente impedire il pronunciamento del TAR Lazio nel merito della legittimità di alcune norme regolamentari.   Per la REA, se non ci sarà un veloce ripensamento del Governo, non resterà altro da fare che intraprendere l’iter giudiziario per arrivare alla Corte Costituzionale e successivamente alla Corte Europea di Strasburgo. Ci sono, infatti, diversi aspetti del Regolamento sui contributi inseriti nel decreto mille proroghe in palese violazione della Costituzione e delle norme europee. Intanto la lotta delle emittenti locali continuerà senza quartiere contro i mandanti lobbisti e gli sciocchi esecutori di quel decreto (Di Maio- Salvini)  definito Ammazza Emittenti attraverso spot radiotelevisivi e manifestazioni pubbliche a tutti i livelli. Nei prossimi  giorni sarà programmato un Mega Concerto  da svolgersi a Roma a sostegno dell’emittenza locale e per  “Pluralismo e la Libertà d’informazione” al quale sono stati invitati artisti e noti personaggi del mondo dello spettacolo.

San Cesareo, 3 ottobre 2018

REA – Radiotelevisioni Europee Associate

I VIDEO DELLA PROTESTA

https://www.youtube.com/watch?v=ok6LbicJp_g  (spot audio video per le radio e tv da mettere in onda fino al 20 ottobre 2108)

https://www.youtube.com/watch?v=rscRkHzGzKk   (video della manifestazione))