
(foto: nel riquadro il prof. Antonio Martino)
Sul vasto dibattito riguardante il ruolo e l’importanza degli italiani all’estero interveine Antonio Anselmo Martino, italo-argentino e Professore emerito dell’Universidad del Salvador (Argentina) e dell’Università di Pisa (Italia). Membro dell’Accademia Nazionale di Diritto e Scienze Sociali di Córdoba, nonché Membro associato del Center for Artificial Intelligence and Cognate learning dell’Università di Greenwich, Martino è membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze di Buenos Aires. Attualmente Martino viene considerato uno dei maggiori esperti a livello internazionale di Intelligenza Artificiale. A REA International Martino ha indicato 15 obiettivi da raggiungere a breve e medio scadenza per rafforzare i legami con gli italiani all’estero.
Di Antonio Martino
La riunione del Consiglio Generale degli italiani all’estero, avvenuta dal 16 al 20 giugno, è stata molto seguita anche all’estero. Si tratta, del resto, della massima autorità di rappresentanza degli 80 milioni di italiani e discendenti d’italiani che vivono fuori del paese. Come si suol dire, abbiamo a che fare con un’Altra Italia e, quindi, è giusto porsi l’interrogativo, come ha fatto il giornalista Rainero Schembri su REA International, se quest’altra Italia è una risorsa o un problema. Secondo me è sicuramente una risorsa per le rimesse, per la promozione della cultura italiana, per le reti economiche internazionali. E’, invece, un problema per quanto riguarda la perdita di capitale umano e la fuga di cervelli. La mia impressione è che per il Governo sia essenzialmente un problema, e questo spiegherebbe in parte il tentativo di restringere le condizioni per diventare italiani. Eppure, secondo i dati statistici, il numero degli italiani residenti in Italia scema sempre di più. In più, la popolazione sta diventando sempre più vecchia e il sistema pensionistico sta entrando in profonda crisi. Dal canto loro, i partiti sembrano perdersi in un mare di strategie, proposte e vagheggiamenti inconcludenti, mentre i sindacati hanno altre gatte da pelare. Nel frattempo il cittadino è costretto a lottare con il carovita e a confrontarsi con i pericoli di una costosa guerra in termini di vite umane e dispendio di risorse.
Cosa fare allora? Come contribuire a valorizzare gli italiani all’estero? Come promuovere la cultura e la lingua italiana? Molto schematicamente direi che occorrono dieci tipi di interventi.
1) Occorre Sostenere e partecipare a iniziative che diffondano la lingua italiana, con corsi, eventi culturali e Settimane della Lingua Italiana nel Mondo. La lingua è uno strumento fondamentale per mantenere il legame con le nuove generazioni di italiani all’estero e per promuovere l’italianità nel mondo.
2) Favorire il “turismo delle radici” . E’ necessario promuovere e partecipare a progetti come il “Turismo delle Radici”, che incoraggiano gli italo-discendenti a visitare i luoghi d’origine dei loro antenati, rafforzando così il legame con l’Italia oltre a generare benefici economici e sociali per i territori coinvolti.
3) Sostenere la digitalizzazione degli archivi e la creazione di itinerari personalizzati per chi vuole riscoprire le proprie radici.
4) Rafforzare la rete di rappresentanza e partecipazione. E’ fondamentale partecipare attivamente ai Comites (Comitati degli Italiani all’Estero) e alle associazioni italiane locali, contribuendo a rendere più efficace la rappresentanza e la difesa dei diritti degli italiani all’estero.
5) Promuovere il dialogo con le istituzioni italiane per migliorare i servizi consolari, la fiscalità e il riacquisto della cittadinanza.
6) Sostenere l’innovazione e l’imprenditoria italiana. Favorire la creazione di reti tra imprenditori, professionisti e ricercatori italiani all’estero, valorizzando il know-how e le competenze acquisite nei diversi Paesi.
7) Promuovere il Made in Italy e le eccellenze italiane, anche attraverso iniziative di networking e collaborazione internazionale. A tale fine è necessario artecipare o organizzare eventi che mettano in luce il patrimonio culturale, artistico e scientifico italiano.
8) Occorre attivare strategie di promozione integrata, come “Vivere all’Italiana”, che valorizzano arte, cinema, design, enogastronomia e turismo culturale, rafforzando l’immagine dell’Italia nel mondo.
9) Incoraggiare la partecipazione al voto e alla vita politica italiana, anche dall’estero, per rafforzare il senso di appartenenza e incidere sulle scelte che riguardano le comunità italiane nel mondo.
10) Favorire la collaborazione tra le diverse generazioni di italiani all’estero per mantenere vivo il legame con l’Italia e trasmettere valori, tradizioni e opportunità.
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