
(Foto: nel riquadro la copertina del libro con i cinque autori)
Più che un libro è una proposta culturale di cinque ‘amici per la pelle’ lanciata nella grande megalopoli di San Paolo del Brasile e che sta facendo molto discutere soprattutto negli ambienti giovanili. Parliamo dell’idea di confrontarsi e scrivere insieme su un argomento specifico: la Resilienza. Dopodiché dare vita a un club per stimolare esempi analoghi, se possibile, anche su scala internazionale.
Tra gli ideatori di questo originale ‘esercizio intellettuale’ figura anche una italo-brasiliana, Josceane Souto che per 17 anni ha vissuto a Milano. Gli altri sono Wagner Soares, Mychael Braga, Janaina Sales e Erick Duarte. La presentazione ufficiale del libro Clube dos Resilientes (Club dei Resilienti, scritto in portoghese ma presto dovrebbe essere tradotto e distribuito anche in Italia) è avvenuto il 30 marzo a San Paolo. Edito dalla ‘Yes Books’ il volume viene presentato dal professore e ricercatore in scienze biomediche Wagner Rodrigues de Assis Soares. Ma in concreto cosa ha spinto questo ‘quintetto’ a lanciare una proposta così impegnativa?
Ce lo ha spiegato Jo (come ama farsi chiamare la Souto) in un ottimo italiano. “In un mondo pieno di sfide”, ha detto, “la resilienza è diventata una componente essenziale per superare le avversità e per raggiungere la realizzazione personale. L’iniziativa è nata dalle nostre esperienze di vita. Dopo aver affrontato e superato significative difficoltà, abbiamo deciso di condividere insegnamenti preziosi sulla crescita, determinazione e continua trasformazione personale. Nel libro vengono raccontate le esperienze buone ma anche quelle dolorose, di cinque persone che di fronte ai vari ostacoli hanno scopeto insieme il vero significato della resilienza”.
“Il nostro obiettivo” ha proseguito Jo, “è portare questo messaggio a un pubblico globale, ispirando la gente a trovare la forza nei momenti difficili e a trasformare le difficoltà in opportunità. La resilienza è un tema universale e crediamo che il nostro libro possa essere una guida preziosa per chi cerca un’evoluzione personale e professionale”.
Se il ‘quintetto’ riuscirà a travolgere cuori e menti in Brasile, Italia e altrove, per ora non lo possiamo sapere. Quello che è certo è iniziative come questa meritano di essere sostenute e confermano che tra Italia e Brasile (dove vivono circa 25 milioni di discendenti di italiani) non ci sono solo profondi legami storici e culturali ma anche una diffusa affinità e visione di vita tra i due popoli. Può, quindi, solo far piacere immaginare che proprio a San Paolo, la città più italiana del mondo (il 33% dei 12 milioni di abitanti è di origine italiana) possa nascere un movimento internazionale composto da tanti club di resilienti alla ricerca del proprio equilibrio emozionale. Per maggiori informazioni: barbosasouto7@gmail.com
(R.S.)
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