
Foto: a sinistra Orlando Santoro (Comites Caracas); a destra il prof. Fabio Gentile
Con un video su Youtube intitolato ‘Occorre un ministero dedicato agli italiani nel Mondo” REA International (Dipartimento estero della REA – Radiotelevisioni Europee Associate) ha avviato un vasto dibattito su come valorizzare la grande presenza degli italiani all’estero. Intervengono questa volta dal Venezuela il prof. Orlando Santoro del Comitato degli Italiani all’estero (Comirtes – Caracas) e Fabio Gentile professore italiano che insegna Scienze Politiche a Fortaleza in Brasile.
Occorre risolvere 3 problemi fondamentali: assistenza sanitaria, alimentare e snellimento burocratico
Di Orlando Santoro (Comites Caracas)
Vorrei sottolineare l’importanza del supporto agli italiani residenti all’estero. Propongo tre azioni chiave: prima, un’assistenza medica. È essenziale stabilire delle convenzioni con strutture sanitarie per garantire accesso alle cure mediche di qualità con un sistema di rimborso più efficiente; seconda, assistenza alimentare. In tempi di crisi molti italiani faticano a trovare i mezzi necessari per acquistare cibo. Suggerisco l’implementazione di programmi di spesa che supportino le famiglie in difficoltà; terza, snellimento delle pratiche consolari. È fondamentale rendere i servizi consolari più accessibili e veloci. Tutte queste misure possono migliorare significativamente la vita dei nostri connazionali all’estero.
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Ci vuole una strategia per evitare la fuga dei cervelli
Di Fabio Gentile (Professore a Fortaleza / Brasile)
L’emigrazione italiana è una componente fondamentale della nostra storia dall’Unità ad oggi. L’immigrante italiano è anche simbolo della cultura, del lavoro e della costruzione di altri Continenti, pensiamo ad esempio all’America Latina. Ormai sono tutti concordi nel dibattito storico che gli italiani rappresentano uno dei Paesi fondati del Continente latinoamericano e quindi non è sbagliato inserire l’Italia nel concetto più generale dell’America Latina. Fino a qualche decennio fa questi milioni di italiani che si sono trasferiti all’estero, rappresentavano quasi un impaccio. Da qualche decennio anche le forze politiche hanno cominciato a comprende che essi non sono un impaccio ma, al contrario, una risorsa, una grande risorsa. Si parla, tra l’altro, di una generazione di italiani che hanno un alto livello di formazione culturale, i cosiddetti ‘cervelli in fuga’. Purtroppo, i mezzi di supporto agli italiani all’estero sono molto esigui. Ritengo quindi che sia importante pensare a un Ministero degli italiani all’estero per valorizzare questa nostra grande risorsa.
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Sull’opportunità di istituire un Ministero degli Italiani nel Mondo si sono soffermati in precedenza su REA Internationalono intervenuti in precedenza su REA International
Antonello Caponera (Presidente Comites – Colombia); Luigi Maccotta (Ambasciatore); Antonio Martino (Professore di Scienze Politiche-Università Salvador di Buenos Aires e di Pisa); Sergio Buono (Generale -Presidente Nazionale Associazione Aviazione dell’Esercito);
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Video da vedere su YouTube:
Occorre un Ministero dedicato agli Italiani nel Mondo
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