LA NUOVA PIANIFICAZIONE AGCOM DEL DTT –URGE IL RIASSETTO RADIOTELEVISIVO

LA NUOVA PIANIFICAZIONE AGCOM DEL DTT –URGE IL RIASSETTO RADIOTELEVISIVO PER SALVAGUARDARE IL DIRITTO DELLE LOCALI A POSSEDERE UN TERZO DELLE RISORSE RADIOELETTRICHE SULLA BASE DELLA CAPACITA’ TRASMISSIVA COORDINATA

(entro la fine dell’anno verranno rottamati 19 canali assegnati alle tv locali )

 

La delibera porta la data del 23 settembre 2014, ma è stata pubblicata sul sito dell’Autorità poche ore fa con il numero 480/14/CONS. Riporta con molta dovizia di particolari le risultanze delle audizioni con riferimento ai contributi dei soggetti auditi tra cui la REA. Leggendo alcuni passi della delibera traspare con molta chiarezza una sorta di “autocritica” su come è stato attuato lo switch off arrivando perfino a dire che c’è bisogno di “…..quel recupero di credibilità internazionale che solo una definitiva e rapida soluzione delle problematiche interferenziali con l’estero può garantire all’Amministrazione italiana” . E’ un “mea culpa” molto significativo che ammette il disastro provocato da una pianificazione non rispettosa degli accordi con i Paesi confinanti. Ma non è tutto. L’Autorità, accogliendo le proposte della REA per risanare il settore,  indica  nelle sue considerazioni preliminari, la necessità di assegnare alle locali  un terzo delle risorse radioelettriche sulla base della  capacità trasmissiva delle frequenze coordinate affermando “ …. considerato che allo stato, tenuto conto degli esiti della gara per l’assegnazione di multiplex nazionali, il numero di reti nazionali risulta pari a 20. Pertanto, la proporzione di un terzo delle risorse da destinare alle reti locali o, più precisamente, un terzo della capacità trasmissiva per diffondere programmi locali, è garantita dalla disponibilità di almeno 10 reti locali in ciascuna Regione” . A tal proposito la delibera contiene un prezioso contributo interpretativo da sempre sostenuto dalla REA  quando afferma:  “….. Di fatto, quello che si può osservare a digitalizzazione avvenuta, è che certamente non è stata la capacità trasmissiva a risultare carente, anzi questa appare in molti casi largamente sovrabbondante rispetto alla disponibilità di contenuti locali da diffondere. Quanto precede per segnalare che potrebbe non essere priva di ragioni una riconsiderazione in sede legislativa della riserva in questione” . In sostanza è un invito al Legislatore  a modificare i titoli abilitativi rilasciati per l’uso dell’intero canale ex analogico con  “diritti d’uso della capacità trasmissiva” per consentire un uso più efficiente e razionale dello spettro in modo da  risolvere positivamente  sia i conflitti interferenziali che il copioso contenzioso amministrativo esistente al TAR per le esclusioni determinate dai Bandi farsa emessi dal MiSE. Bisogna dire che simili chiarimenti sono arrivati tardi, cioè a massacro avvenuto ma,  viva Dio, sono arrivati!!! Ora la palla passa al Ministero, al Sottosegretario Giacomelli, che dovrà completare l’opera con un (si spera) intelligente e onesto riassetto radiotelevisivo in modo da ridare fiducia al settore ascoltando tutte le campane e guardandosi bene dai cattivi consiglieri cioè da quelli che hanno direttamente o indirettamente partecipato all’assalto di “Fort Apache”. A giorni saranno pubblicati i criteri fissati dal Ministero per il rilascio delle frequenze indicate dall’AGCOM nella delibera.

 

San Cesareo, 10 ottobre 2014

 

REA Radiotelevisioni Europee Associate

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TABELLA FREQUENZE DA ROTTAMARE ENTRO IL 31 12 2014

 

Tabella 2 Regione Canali esclusi
Piemonte 32 (1)
Lombardia 32 (2 )
Veneto 22, 27, 28, 29, 35, 39, 45, 53
Friuli-Venezia Giulia 22, 27, 28, 29, 34, 35, 39, 45, 53
Liguria 43, 45
Emilia-Romagna 293, 393, 424, 453, 533
Toscana 435, 455
Marche 21, 236, 287, 297, 31, 338, 346, 397, 416, 45, 53, 59,
Abruzzo 21, 23, 31, 33, 34, 41, 45, 51, 53, 59
Molise 21, 23, 31, 33, 34, 41, 45, 51, 53, 59
Puglia 21, 22, 23, 28, 31, 33, 34, 41, 45, 51, 53, 59
Sicilia 28 (9), 31 (9), 43 (10), 45 (9)
1 Esclusione limitata alle Province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.2 Esclusione limitata alle Province di Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e della Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.

3 Esclusione limitata alle Province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini.

4 Esclusione limitata alla Provincia di Rimini.

5 Esclusione limitata alle Province di Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara e Pisa.

6 Esclusione limitata alle Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.

7 Esclusione limitata alle Province di Ancona e Pesaro e Urbino.

8 Esclusione limitata alle Province dove il canale era pianificato per le reti locali ai sensi della delibera n. 542/11/CONS (Ascoli Piceno, Fermo e Macerata).

9 Esclusione limitata all’area di territorio ubicata a Sud della linea spezzata riportata in allegato al presente provvedimento.

10 Esclusione, già disposta ai sensi della delibera n. 91/14/CONS, limitata all’area di territorio ubicata a Sud della linea spezzata riportata in allegato al presente provvedimento e rientrante nell’applicazione dell’art. 6, comma 8, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n.145, convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9.