Senza le frequenze con c’è cambiamento che tenga

SENZA LE FREQUENZE NON C’E’ CAMBIAMENTO CHE TENGA

Le frequenze sono un bene prezioso attraverso le quali si esercita la comunicazione radiotelevisiva che risulta essere il mezzo più potente per chi volesse sottomettere un popolo al suo volere. Le tre frequenze ricevute in regalo da Craxi con la legge Mammi’ del 1990, servirono a Berlusconi per costituire un  partito personale con il quale ha governato per più di venti anni….. Si sappia che il rientro in campo di Berlusconi attraverso una lista di coalizione con Meloni, Fitto e Salvini trova la sua ragione nella difesa, ancora una volta, di quelle frequenze che con il digitale sono divenute cinque. Salvini non è esente dall’interesse di possedere frequenze. La Lega ha fatto man bassa di frequenze radio e contributi ricevuti dai governi Berlusconi che ora presenta il conto alla coalizione. Ma su questa storia ci riserviamo di parlarne in altra occasione. Si conclude dicendo che la battaglia del cambiamento, una volta al Governo, si fa corpo a corpo contro la burocrazia delle amministrazioni, contro la omertà dei funzionari, contro il malcostume che circola negli uffici dove Berlusconi ha piazzato i suoi uomini. In poche parole dobbiamo ripristinare Onestà e Trasparenza in nome di un Popolo derubato dei suoi diritti. La campagna denigratoria della stampa neoliberale e del Potere dominante contro 5Stelle è da respingere energicamente.  La riforma Radio tv è una priorità assoluta per ripristinare il diritto di informare ed essere informati (art. 21 della Costituzione).

San Cesareo, 17 03 2018

                                                REA – Radiotelevisioni Europee Associate