
(Foto: da sinistra Fernando Biffignandi e Sergio Buono)
E’ fondamentale avere anche una maggiore partecipazione degli italiani all’estero.
Di Fernando Bifignandi (Dirige la pubblicazione ‘Il Mondo Italiano’ nel Rio Grande do Sul – Brasile)
La creazione di un Ministero dedicato esclusivamente ai cittadini italiani all’estero è una questione delicata. Secondo molti, infatti, un ministero specifico che si occupi solo degli interessi dei cittadini all’estero nel loro rapporto diretto con il governo italiano sarebbe lo scenario perfetto. Tuttavia, molti politici e gran parte della società italiana esprimono la loro contrarietà, a cominciare dalla riduzione del numero dei parlamentari avvenuta qualche anno fa. Una decisione che ha avuto un’influenza diretta sulla partecipazione della comunità italiana all’estero. Detto ciò, va anche riconosciuto che la partecipazione e l’interesse dimostrato dagli italiani all’estero per le loro rappresentanze non è proprio esaltante. Tanto che qualcuno ha cominciato a porsi la domanda se gli italiani all’estero vogliono veramente assumere questa rappresentanza, impegnandosi a partecipare e a risolvere attivamente le varie questioni sul tappeto.
——————
All’estero abbiamo 60 milioni di potenziali Ambasciatori dell’Italia
Di Sergio Buono (Presidente Associazione Nazionale Aviazione dell’Esercito
Italia: femminile, singolare. Eppure, cifre alla mano, sarebbe più corretto declinarla al plurale: Italie. E non ci riferiamo, come oramai è consuetudine, alla pluralità di costumi, abitudini, dialetti e specialità gastronomiche che caratterizzano, caso quasi unico nel panorama mondiale, il nostro Paese, ma alla quantità di nostri connazionali che risiedono, per i motivi più vari, al di fuori dei patri confini, il cui numero, per una singolare coincidenza, corrisponde a quello degli italiani residenti in Italia: circa 60 milioni! Ci troviamo, di fatto, di fronte ad una “seconda Italia” all’estero. Con buona pace del “made in Italy”, a cui, non senza ragione, si attribuisce il compito quasi diplomatico di rappresentare il nostro Paese all’estero. Sono, invece, proprio questi 60 milioni di italiani, tra connazionali e oriundi, i veri ambasciatori dell’Italia nel mondo, che hanno contribuito non solo al benessere di quelli che sono rimasti (grazie alle rimesse, soprattutto nei primi decenni della nostra emigrazione) ma anche al benessere e al successo dei Paesi ospiti, ai quali, un ben più alto riconoscimento politico andrebbe garantito.
———–
Sono intervenuti in Precedenza
Rainero Schembri – Giornalista
Orlando Santoro – Comites-Caracas
Fabio Gentile (Prof. Scienze politiche a Fortaleza – Brasile)
Antonio Diomede (Presidente REA)
Vito Bruschini (Scrittore)
Salvatore Milanese (PD)
Fabbrizio Abbate (Responsabile Rapporti Istituzionali della REA)
——————–
More Stories
Al Vascello ‘La pulce nell’orecchio’ di Faydeao
Al Vascello di Roma Erodiade di Giovanni Testori con Francesca Benedetti
Durissime critiche al Consolato Onorario di Fortaleza (Brasile) a firma di Fabio Gentile e Talita Fermanian.