
(Foto i lavori nello spazio ‘Città Verde’ del quartiere Colle Ardeatino di Roma)
La società romana di costruzioni La Leva (collegata a Green Building Council Italia, composta da imprese impegnate nel segmento dell’edilizia sostenibile), sta promuovendo un percorso di sviluppo sostenibile che ripensa gli spazi abitativi attraverso arte, economia circolare e dialogo intergenerazionale. Da questa visione nasce “Ali e Radici”, la prima applicazione concreta in Italia del New European Bauhaus (NEB): un progetto artistico e partecipativo inserito nel piano di edilizia sostenibile e nello spazio Città Verde a Roma (Colle Ardeatino).
Presentato martedì 28 ottobre alla XIX Biennale Internazionale di Architettura di Venezia, presso l’agorà del Padiglione degli Stati Uniti, Ali e Radici è parte dell’installazione “Porch: an Architecture of Generosity”, ideata dalla Fay Jones School of Architecture and Design dell’University of Arkansas.
Un laboratorio di sogni e creatività. L’aspetto più innovativo del progetto è il coinvolgimento diretto di bambini e studenti nella realizzazione artistica. Gli alunni delle classi terze della scuola primaria IC Padre Semeria – Plesso Principe di Piemonte (Roma) sono invitati a raccontare i propri sogni, che verranno trasformati in opere concrete: mosaici a terra realizzati dagli studenti del Liceo Artistico e troni scultorei creati dagli universitari della University of Arkansas, sede di Roma.
Attraverso questo processo, i giovani partecipanti diventano protagonisti non solo di un’esperienza artistica, ma anche di un percorso di educazione alla sostenibilità, all’innovazione sociale e al dialogo interculturale. Il progetto, patrocinato dal Concilio Europeo dell’Arte, mette in relazione generazioni e Paesi diversi, costruendo un ponte culturale tra Italia e Stati Uniti destinato a superare confini e tempo.
Le voci del progetto “Con Ali e Radici si cerca di dimostrare che costruire oggi significa anche generare legami, memoria e comunità. Non è più solo questione di materiali e metrature: la nuova edilizia sostenibile deve saper accogliere visioni, storie e persone”, dichiara Alessandro Guglielmi, architetto de La Leva e fondatore di Città Verde. Serve un nuovo modo di pensare lo sviluppo urbano: non più slogan, ma azione concreta e misurabile.
Per Marco Guglielmi Reimmortal, artista e autore del progetto Ali e Radici, “l’opera non si esaurisce nell’oggetto artistico, ma si estende al processo, alla relazione tra le persone, alla trasformazione dello spazio in luogo di senso. L’intero progetto è pensato come un’installazione concettuale: un dispositivo che attiva memoria, identità e futuro attraverso simboli condivisi e pratiche collettive”,
Secondo il New European Bauhaus, rigenerare non significa solo costruire, ma restituire identità e valore condiviso. Città Verde, grazie anche ai processi di edilizia sostenibile certificata, incarna pienamente questa visione”, aggiunge Marco Mari, Sustainability Advisor dell’iniziativa.
Per Barbara Riccardi, finalista italiana al Global Teacher Prize 2016, Ali e Radici rappresenta “un ponte generazionale unico che valorizza i talenti di ogni età, partendo dai bambini, il nostro futuro sul quale investire e credere.È una grande sfida in cui partecipano e cooperano i bambini in un progetto dei grandi. Questo fa sì che possano acquisire consapevolezza sul prendersi cura dell’ambiente e degli altri attraverso l’arte, imparando a dialogare e a realizzare i propri sogni. Il progetto vuole recuperare e proteggere questa capacità di sognare, trasformandola in un patrimonio condiviso tra generazioni. Questa è l’occasione per dimostrare la forza di un progetto open mind, inclusivo e innovativo a livello mondiale. E dire: Si può fare! Partire dalla scuola per il miglioramento di una società del benessere che genera senso di appartenenza.”
Un nuovo modello di comunità. La sostenibilità è il cuore di Ali e Radici: il riuso dei materiali di scarto e i percorsi formativi per igiovani riflettono i principi dell’economia circolare, mentre la collaborazione tra istituzioniitaliane e americane dà vita a un New European Bauhaus aperto e inclusivo.“Con Città Verde vogliamo mostrare come un modello italiano di edilizia responsabile possadialogare con il mondo, unendo arte e innovazione in una visione condivisa di futuro”, concludeAlessandro Guglielmi.
Il cambiamento è già in atto: quando persone con la mente aperta nvestono nei giovani, offrendo loro la possibilità di esprimersi, dialogare e imparare facendo, nasce una nuova idea di comunità sostenibile, creativa e consapevole.

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