COMUNICATO STAMPA BLACKOUT DELLE TV LOCALI – VENERDI’ 11 DICEMBRE 2020 Per protestare contro il Governo e Ministero dello Sviluppo Economico relativamente al mancato sostegno economico alle 899 imprese radiotelevisive locali in procinto di fallimento per l’azzeramento della pubblicità con la perdita netta di 3.600 posti di lavoro mentre a un ristretto gruppo di televisioni scelte “ad hoc” vengono commissionati “messaggi corona virus” nel periodo 2 dicembre 2020 – 31 gennaio 2021, scandalosamente pagati alla iperbolica somma di 40.375.000 di euro. “Quali sono tali emittenti fortunate? ” si chiede l’associazione REA nella istanza presentata al TAR del Lazio dallo Studio Legale Parenti di Roma con la quale si è costituito anche Libersind-Confsal, il sindacato dei lavoratori del settore. Visionando l’elenco delle beneficiarie risulta che il 80,75% del fondo epidemia “per i servizi informativi connessi alla diffusione del contagio da COVID 19”, pari a 40,375 milioni, è appannaggio dei soliti noti agganciati e protetti dalla omnipotente lobby del settore. Con il ricorso al TAR del Lazio, notificato il 7 12 2020, l’associazione delle emittenti locali REA-Conflavoro e la Libersind-Confsal, il sindacato dei lavoratori dello spettacolo, delle radio tv locali e della RAI, hanno richiesto la sospensiva cautelare del Decreto del Ministro Patuanelli ai fini di una ripartizione equa e trasparente del fondo tenendo conto dell’esigenza di consentire a tutte le emittenti locali di continuare a svolgere il servizio d’interesse generale informativo sui territori attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di approfondita informazione locale a beneficio dei cittadini. Saranno oltre 300 i canali televisivi che venerdì 11 dicembre spegneranno il loro segnale ogni ora per 5 minuti per rendere partecipi i cittadini della situazione in cui si trovano le centinaia di radio e televisioni locali che operano localmente e che tutti i giorni garantiscono vicinanza al...
LA REA E UNIPACE FIRMANO L’ ACCORDO DI COLLABORAZIONE INFORMATIVA E GIORNALISTICA...
scritto da Antonio Diomede
LA REA E UNIPACE FIRMANO L’ ACCORDO DI COLLABORAZIONE INFORMATIVA E GIORNALISTICA COMUNICATO STAMPA . Il 22 gennaio 2020 è stato firmato l’Accordo di Collaborazione Informativa e Giornalistica tra L’Università della Pace UNIPACE aderente all’ONU e la REA con il quale l’Associazione si propone di assistere mediaticamente UNIPACE nella divulgazione delle sue attività, scopi e iniziative per la produzione e diffusione pianificata di programmi audio – video sulle Reti delle emittenti radiotelevisive in generale e su quelle associate in particolare. Tale obiettivo verrà perseguito anche con articolo, interviste e video da pubblicare sui social. Su esplicita richiesta di UNIPACE la REA si è impegnata a fornire un supporto in termini di informazioni, documentazioni, pubblicazione a incontri e convegni di tematiche per la tutela del diritto d’informazione e dei diritti sociali. In particolare la REA parteciperà a incontri, convegni e seminari, nazionali e internazionali, organizzati da UNIPACE. Per le iniziative che richiedono un supporto economico (ad esempio, speciali programmi o interventi radiofonici o televisivi) REA e UNIPACE si accorderanno di volta in volta nella ricerca di sponsor e/o sostenitori. Al fine di promuovere UNIPACE, la REA inserirà nei titoli nei titoli di testa e di coda o delle trasmissioni radiotelevisive la dicitura “ Iniziativa realizzata in collaborazione con l’Università Internazionale della Pace di Roma”. Pertanto le emittenti che intendono intraprendere una collaborazione radiotelevisiva con UNIPACE per mezzo della REA, in virtù di tale accordo, devono farne esplicita richiesta a presidenza.rea@libero.it in modo da concordare le relative modalità. Con tale importantissimo accordo, la REA si propone di proiettarsi non solo in Europa già presente, ma in tutto il mondo per tessere rapporti particolarmente utili per le comunità italiane esistenti in tutto il globo. Inoltre da tale accordo possono nascere iniziative di scambi culturali e di carattere...
MANI PULITE SULLA COMUNICAZIONE...
scritto da Antonio Diomede
COMUNICATO STAMPA Sostenuta dagli Avvocati Antonio Di Pietro e Michele Lioi, la REA – Radiotelevisioni Europee Associate, invoca “Mani Pulite sulla comunicazione” a sostegno del ricorso di Tele Molise pendente il 9 maggio 2019 dinanzi al Consiglio di Stato contro il Regolamento del Ministero dello Sviluppo Economico, DPR 146/17, che discrimina 1200 piccole radio tv locali dal contributo a sostegno del pluralismo informativo favorendo solo le prime cento emittenti tv in graduatoria mentre le rimanenti sono costrette a licenziamenti in massa di lavoratori e giornalisti. Ma i guai per le piccole e tv locali sono destinati a moltiplicarsi con la pubblicazione delle linee guida della Direzione Generale Mise comunicazione sulla assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze (come indicato dal Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze curato dall’AGCOM) e la relativa assegnazione della capacità trasmissiva. Il documento Mise, in consultazione pubblica fino al 7 maggio, prevede l’assegnazione del diritto d’uso della frequenza e l’accesso alla capacità trasmissiva su base concorrenziale mediante bando di concorso pubblico dove verranno indicati determinati requisisti. Il requisito che colpirà ancora una volta le piccole e medie tv locali è il fantomatico dato di ascolto della società monopolista privata Auditel riconosciuta in pieno conflitto d’interessi con le locali per la partecipazione al capitale di RAI, Mediaset, La7 , Confindustria comunicazioni (ex FRT) ed altri operatori minori. A tal riguardo, Antonio Diomede, Presidente della REA ha inviato una nota al Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio invitando il Governo a tener fede alla imminente emanazione della legge sul conflitto d’interessi cominciando fin da ora a depennare il dato “Auditel” dal testo del Regolamento sui contributi (DPR 146/17) e dalle linee guida in consultazione sui diritti d’uso delle frequenze e assegnazione della capacità trasmissiva. Roma, 5 maggio 2019 REA – Radiotelevisioni Europee...
Di Maio convoca Tavolo TV 4.0 – REA chiede dimissioni Antonio Lirosi...
scritto da Antonio Diomede
Di Maio convoca il Tavolo TV 4.0 il 24 gennaio 2019 con l’ordine del giorno “Revisione del DPR 146/17 – Regolamento contributi emittenza locale, le nuove norme per la revisione del Piano di assegnazione delle frequenze e gli incentivi all’utenza per l’acquisto del decoder per l’adeguamento della televisione al nuovo standard DVBT 2”. La REA parteciperà ai lavori del Tavolo con un proprio documento nel quale si sostiene con forza il principio di salvaguardia della emittenza locale con la garanzia di impiegare più frequenze a copertura regionale e interprovinciale superando l’indicazione della legge di stabilità di impiegare almeno una frequenza. Riguardo alla revisione del Regolamento contributi si proporrà la distribuzione del fondo proporzionato alla forza lavoro effettivamente impiegata senza limiti impositivi e l’abolizione del dato Auditel. Ma la battaglia della REA non finisce qui. Ora Di Maio per fare pace con l’emittenza locale dovrà accettare le richieste della REA per una profonda revisione dei fasulli criteri del Regolamento e il licenziamento del suo autore Antonio Lirosi. Roma, 17 01 2019 REA – Radiotelevsioni Europee...
Emittenti locali: scontro REA-Governo...
scritto da Antonio Diomede
DI FRONTE ALLE PROTESTE DELLE EMITTENTI LOCALI PER I 300 MILIONI REGALATI ALLA LOBBY CONFINDUSTRIALE DELLA COMUNICAZIONE IL MINISTRO DI MAIO E’ LATITANTE “La meravigliosa manifestazione del 2 ottobre 2018, rimarrà nella storia delle radio-tv locali. Centinaia di telecamere hanno protestato presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico per salvare 400 televisioni – 800 radio e 2500 posti di lavoro per via di 300 milioni di euro regalati alla lobby confindustriale delle comunicazioni”. In questi termini Antonio Diomede, Presidente della REA (Radiotelevisioni Europee Associate) ha commentato la grande manifestazione che si è svolta a Roma davanti al Ministero dello Sviluppo Economico guidato dal Ministro Luigi Di Maio. Nella sostanza, editori, giornalisti e operatori si sono riuniti per protestare contro le graduatorie derivanti dalla applicazione del Regolamento sui contributi, di cui al DPR 146/17. Le graduatorie hanno confermato fondati sospetti di accordi politici precostituiti. “Leggendo attentamente il DPR”, sostiene Diomede, “si avverte l’ombra del Nazareno (accordo Renzi-Berlusconi) che ha sentenziato la decimazione dell’emittenza locale medio piccola attraverso i previsti contributi statali fra i pochi della lobby confindustriale della comunicazione. L’azione è doppiamente vile , sostiene ancora Diomede, in quanto quei contributi erano destinati per pluralismo e la libera informazione invece sono finiti nelle tasche di pochi soggetti. Oltre tutto, guarda caso, ciò è accaduto in un periodo di crisi del mercato della pubblicità locale in modo da non dare alcuna possibilità di uscita al fallimento delle 400 televisioni e 800 radio locali.” In estrema sintesi la protesta è divenuta scontro frontale tra REA e Governo dal momento in cui, su proposta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giorgetti (Lega), il DPR 146/17 è stato inserito nella legge Milleproroghe per subdolamente impedire il pronunciamento del TAR Lazio nel merito della legittimità di alcune norme regolamentari....
1.200 EMITTENTI RISCHIANO DI SCOMPARIRE ...
scritto da Antonio Diomede
1.200 EMITTENTI RISCHIANO DI SCOMPARIRE 400 televisioni locali e 800 Radio rischiano di chiudere nelle prossime settimane. 2.520 dipendenti rischiano di andare a casa. 9 Regioni su 20 rischiano di restare senza una sola televisione locale. La libertà di stampa rischia di essere compromessa drasticamente grazie alla legge Ammazza emittenti, diventata operante con il DPR 146/17 del 12 Ottobre del 2017. Si tratta di una normativa sulla assegnazione dei contributi riservati all’editoria radiotelevisiva locale pensata e voluta dal duo Renzi – Gentiloni, concordata con Berlusconi all’interno del Patto del Nazareno poi inserita di prepotenza dalla Lega nel Decreto Legge Milleproroghe. Il Governo del Cambiamento nel campo della comunicazione radio-televisiva è diventato il Governo della Conservazione dei privilegi riservati alle lobby. In gioco ci sono 300 milioni di euro per tre anni per il sostegno all’editoria radiotelevisiva. Attraverso una serie di obblighi insostenibili per le piccole e medie radio e TV (tipo: avere 14 dipendenti e 4 giornalisti per le tv e almeno 2 dipendenti di cui un giornalista per le radio) la platea dei possibili beneficiari dei contributi più sostanziosi è ridotta alle prime 100 emittenti televisive lasciando a bocca asciutta le rimanenti 400 emittenti le quali saranno costrette a licenziare per non fallire. Criteri molto discutibili hanno poi favorito sfacciatamente alcune poche emittenti a scapito delle altre, penalizzando tutte le Regioni meno popolose. Gli indici di ascolto, fatti da Auditel (società privata partecipata da Mediaset di Berlusconi, RAI e Cairo) sono stati rilevati su scala nazionale e non Regionale. Ecco perché è stato possibile assegnare al gruppo Telenorba, prima in graduatoria, 6,5 milioni di euro per ciascuno degli anni, 2016- 17 -18, mentre all’ultima, Tele A57, solo 4.825 euro. Per la REA, se non ci sarà un veloce ripensamento del Governo, non resterà...
AUDIZIONE REA MINISTERO DEL LAVORO...
scritto da Antonio Diomede
COMUNICATO STAMPA A seguito della convocazione del Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, On.le Claudio Durigon, in data odierna, una delegazione della REA – Radiotelevisioni Europee Associate è stata ricevuta in audizione dal Capo della Segreteria, Dott. Raffaele Fontana per esporre i motivi per i quali il settore dell’emittenza locale è sottoposta alla perdita di 2520 posti di lavoro. Il Presidente della REA, Antonio Diomede, dopo una concisa relazione relativa allo stato di crisi del settore radiotelevisivo locale ha fatto presente che i licenziamenti in corso sono la logica conseguenza relativa alla applicazione del DPR 146/17 (detto Regolamento) sui contributi di Stato consistenti in circa 100 milioni di euro/anno per il sostegno all’editoria radiotelevisiva locale. Il Regolamento ha determinato le graduatorie per l’accesso ai contributi di pertinenza il 2016 dalle quali si evince la forte sperequazione del riparto delle somme stanziate a favore delle grandi emittenti rispetto a quelle medio-piccole. Tale sperequazione è stata evidenziata tra l’ultima ammessa in graduatoria alla quale viene assegnato un contributo di 4.825 euro con 7 dipendenti e il gruppo Telenorba che porta a casa circa 6,5 milioni di euro grazie al “fasullo” requisito del dato Auditel e al mancato rispetto della consolidata norma europea sul “de minimis”. Il Regolamento, inoltre, è stato impostato con ripartizione del fondo su base nazionale che ha finito per penalizzare le emittenti delle regioni meno ricche o più piccole. “L’onda lunga del Nazareno si fa sentire” ha chiosato il Presidente Diomede il quale ha espressamente richiesto una profonda revisione per salvare 400 tv e 800 Radio locali e 2.520 posti di lavoro. L’incontro è stato positivo per la sensibilità espressa dal dicastero del Lavoro tradotta nell’impegno di favorire un incontro con il Ministero dello Sviluppo Economico per la...
VERSO IL 5G ISTITUITO IL TAVOLO DI COORDINAMENTO TV 4.0...
scritto da Antonio Diomede
VERSO IL 5G ISTITUITO IL TAVOLO DI COORDINAMENTO TV 4.0 Presso il Ministero dello Sviluppo Economico è istituito il Tavolo di coordinamento TV 4.0 finalizzato ad armonizzare e coordinare le attività di rilascio della banda 700 MHz nonché ad elaborare strumenti volti a favorire la trasformazione digitale del settore televisivo in previsione della attuazione della tecnologia 5G. A farne parte, oltre alla REA, sono i rappresentanti delle Istituzioni competenti in materia, gli operatori televisivi e le associazioni di categoria interessate. Il Presidente del Tavolo è il Ministro dello Sviluppo Economico del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, il quale sarà coadiuvato da due Vice Presidenti di cui uno designato dall’AGCOM e l’altro da un rappresentante di Confindustria TV. Quest’ultima scelta, ha commentato Antonio Diomede, “è inopportuna e dimostra, ancora una volta, che sulle comunicazioni l’Ombra del Nazareno è sempre presente . Sarebbe stato logico e garantista se la vice presidenza fosse stata assegnata alla RAI” . Roma, 6 settembre 2018 REA – Radiotelevisioni Europee...
LA REA CHIEDE LE DIMISSIONI DI ANTONIO LIROSI...
scritto da Antonio Diomede
COMUNICATO STAMPA La REA chiede le dimissioni del direttore generale del Mise Antonio Lirosi. Ancora una scandalosa situazione per il Governo 5Stelle-Lega. Si tratta dei 100 milioni e più del Governo Renzi che ha voluto regalare alla lobby della comunicazione televisiva locale della confindustria con il DPR 146/17, Regolamento assegnazione contributi alle radiotv’ locali. Ecco la storia. Dal 2007 l’emittenza locale, la quale garantisce il pluralismo dell’informazione, è sotto attacco da parte del PD che si è fatto in Italia paladino della idea neoliberale per l’accentramento dei mezzi di comunicazione in poche mani per meglio manovrare le masse con la politica del “pensiero unico”che, a sua volta, conduce alla teoria “o con me o contro di me”. Così prima con Gentiloni, ministro delle comunicazioni, poi con Renzi, Forza Italia fa un accordo per ridurre le emittenti locali a una trentina di soggetti che naturalmente dovranno essere solo le loro capeggiate da Telernoba. L’operazione, definita “ammazza emittenti locali ” dal Presidente della REA Antonio Diomede, si svolgerà in tre fasi: 1) in occasione del digitale televisivo terrestre togliendo alle locali le migliori frequenze per assegnarle alle nazionali; 2) emarginarle ai numeri alti del telecomando in modo da farle sparire dal video; 3) emanare un Regolamento sui contributi statali a “misura” delle trenta emittenti prescelte dalla lobby confindustriale che si spartiscono circa 80 milioni di euro mentre alle rimanenti 400 emittenti tv e alle 1200 radio locali rimarranno solo le briciole per costringerle a chiudere battenti con la conseguenza dei 2500 licenziamenti in atto per non fallire. Il bottino lo fa il gruppo Telenorba che racimola la modesta somma di 21 milioni di euro per il 2016/17/18. Tutto il marchingegno ha dei nomi e cognomi che faremo al Ministro Di Maio appena si deciderà a convocarci....
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