LE EMITTENTI RADIOTV DELLA REA PER LA PUBBLICA UTILITA’ (I nuovi traguardi del progetto REA sullo Stato Sociale) Nella giornata del 28 aprile 2018 sono state superate le 40 mila visualizzazioni dei video dalla REA (Radiotelevisioni Europee Associate) in difesa della libertà di Stampa e e di RadioTv per la costituzione di un nuovo ed efficiente Stato Sociale basato su 7 Diritti Capitali: 1) Avere una fonte di sostentamento; 2) Nutrirsi e Vestirsi; 3) Avere un Tetto; 4) Curarsi; 5) Istruirsi, 6) Avere un’assistenza legale umanitaria; 7) Avere una corretta informazione. “Considerata la complessità della materia affrontata”, sostiene il Presidente della REA Antonio Diomede, “si tratta sicuramente di un grande successo che premia lo sforzo dei giornalisti della REA e di tutte le persone sensibili che stanno collaborando al progetto che ha essenzialmente due obiettivi: 1) ridurre sensibilmente i costi dei servizi essenziali anche con l’aiuto delle nuove tecnologie; 2) consentire a tutti di guadagnare l’indispensabile per condurre una vita dignitosa”. Ma vediamo in estrema sintesi come si sta sviluppando il Progetto REA. A – DIFESA DELLA LIBERTÀ DI STAMPA (carta stampata, radiotv, internet, social network) Negli ultimi mesi si è intensificata la battaglia della REA per la sopravvivenza delle emittenti locali, pesantemente minacciate dal DPR 146 del 12 Ottobre 2017 che ha introdotto pesantissime condizioni per poter accedere ai contributi pubblici per l’editoria. Nel caso delle televisioni si è arrivati a chiedere l’assunzione fino a 14 dipendenti, dei quali 4 giornalisti professionisti assunti a tempo pieno. Nel caso delle radio, uno dei due dipendenti deve necessariamente essere un giornalista. Condizioni che la maggior parte delle radio e tv non è in grado di soddisfare. Tra le varie iniziative intraprese dalla REA, figura la dimostrazione organizzata davanti a Montecitorio contro la legge subito definita Ammazza emittenti. Il timore è che presto il 90% delle radio e televisioni locali rischia di chiudere, mandando a casa 4...
IL PIANO FREQUENZE REA PER RECUPERARE 1800 MILIONI DI EURO...
scritto da Antonio Diomede
IL PIANO FREQUENZE REA PER RECUPERARE 1800 MILIONI DI EURO (Piano Frequenze liberazione banda 700 Mhz – passaggio al T2) PREMESSA La proposta AGCOM di Ripianificazione conseguente al rilascio delle frequenze televisive della banda 700 per via dell’imminente passaggio al T2 non può essere avulsa dalla storia dello switc off italiano del 2009 che avremmo preferito fosse stato portato per mano durante il difficile percorso dell’evoluzione tecnologica, anziché averlo visto incautamente abbandonato nelle mani della lobby dell’elettronica di consumo e di quella di produzione delle reti. Un appuntamento così importante andava seguito, passo dopo passo, considerata la importante ricaduta che avrebbe avuto sulla società dell’informazione. La REA e il CRTL – Comitato Radio Televisivo Locale – ritengono che rispetto a tale argomento lo switch off al DVB-T, il cosiddetto T1, poteva essere saltato per rinviarlo al DVB- T2 cioè al nuovo standard europeo. Invece, così non è stato. Nel giro di pochissimi anni, l’utenza si troverà a dover subire un secondo switc off che comporta una nuova rottamazione dei televisori, dei decoder e il rifacimento dell’impianto dell’antenna ricevente, con esborso di danaro per le famiglie. Alcuni Operatori, ovviamente, dovranno traslocare su altri mux o rottamare. Tutto questo movimento può far pensare a un mercato dinamico in crescita. In realtà le nostre imprese non hanno nessun vantaggio, in quanto tutti i televisori con decoder integrati e i decoder nuovi vengono prodotti all’estero. Il Governo italiano ha solo fatto un grandissimo favore alle aziende asiatiche, dal Giappone alla Cina, e a quelle di Olanda, Stati Uniti e Germania. In pratica, ci viene data solamente una tecnologia nuovamente cambiata senza che le nostre aziende usufruiscano di nessun beneficio. Per la cronaca, ponemmo questo grosso interrogativo alla IX Commissione Trasporti, Poste, Telecomunicazioni della Camera nella audizione del 3...
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