Riforma del sistema Radiotelevisivo e direttiva servizi media audiovisivi (Tv, radio, web e il ruolo delle concessionarie pubbliche. Bruxelles 3 Marzo) Si parlerà di riforma della RAI e del ruolo della TV nel contesto della revisione della Direttiva servizi media audiovisivi, a Bruxelles giovedì 3 marzo 2016 dalle ore 15 alle ore 18 e 30, al Parlamento Europeo, presso la sala ASP 1E2, in un incontro organizzato dalla Parlamentare del Gruppo EFDD- Movimento 5 stelle, Isabella Adinolfi. L’Incontro, moderato dal Giurista Fulvio Sarzana vedrà tra gli altri, la partecipazione del presidente della Commissione di vigilanza sulla RAI, Roberto Fico, della stessa parlamentare presso la Commissione Cultura del Parlamento Europeo Isabella Adinolfi, del Presidente dell’Associazione REA-Radio televisioni Associate Antonio Diomede, del Professore di diritto costituzionale e diritto delle comunicazioni elettroniche all’Università di Milano Marco Orofino, e del Blogger e Giornalista Piero Ricca. L’evento è gratuito previa registrazione al seguente link: Audiovisual_Media_Services_Directive_Reform Maggiori Informazioni all’Ufficio Organizzativo presso il Parlamento Europeo: Tel. +32 (0)2...
La REA a Bruxelles sulla Riforma del sistema Radiotelevisivo e direttiva servizi media audiovisivi...
scritto da Antonio Diomede
A PROPOSITO DEL DAB SI, DAB NO, DAB NI...
scritto da Antonio Diomede
A PROPOSITO DEL DAB SI, DAB NO, DAB NI (e’ aperto il dibattito – gli interventi saranno tutti pubblicati) Quando il 20 giugno 1999 costituimmo Eurobad Italia , il primo consorzio nazionale di emittenti locali, tutto potevamo immaginare tranne il fatto che saremmo stati proprio noi della REA a dichiarare, con tutta onestà, dopo 17 anni, senza alcun interesse lobbistico, il fallimento del DAB come standard tecnologico competitivo rispetto alle nuove tecnologie mobili che si stanno prepotentemente affacciando nel mondo della comunicazione a costi di esercizio irrisori per le emittenti e di immediato utilizzo di massa. Ciononostante, ripetiamo, coloro che lo ritengono conveniente, facciano pure purché sappiano che, in momento di crisi come l’attuale e senza risorse di sostegno da parte del Governo, dal punto di vista economico è fallimentare in quanto gli 80 milioni di autoveicoli circolanti in Italia non sono dotati di autoradio Dab né si prevede a medio termine alcuna possibilità concreta di sviluppo. Inoltre, a coloro che temono la fine della FM diciamo che, prima o poi, tutto finisce, ma affinché ciò avvenga passeranno almeno altri 50 anni e non sarà certamente il Dab a sostituirla. Ci saranno altri standard tecnoclogici. Perciò diamoci una calmata e ragioniamo in termini di convenienza economica per le emittenti in quanto noi della REA rappresentiamo le radio e non altri. A questo punto, Aeranti Corallo, la paladina di ieri per aver osteggiato con tutti i mezzi possibili l’introduzione del Dab in Italia, spieghi pubblicamente quali sono le vere ragioni del suo plateale pentimento sul Dab. Chissà che non riesca a convincere anche noi. Nel qual caso avremo l’umiltà di chiedere pubblicamente scusa ritirandoci in buon ordine sul tema. Con questo impegno, apriamo il dibattito a chiunque voglia intervenire sul DAB si, DAB no,...
INAUDITO ATTO ANTI COSTITUZIONALE DEL GOVERNO RENZI...
scritto da Antonio Diomede
INAUDITO ATTO ANTI COSTITUZIONALE DEL GOVERNO RENZI (chiude 20 tv locali in Sicilia con la perdita di 500 posti di lavoro) Con un inaudito atto anticostituzionale il Governo Renzi autorizza il Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico, Antonio Lirosi, ad emettere la Determina, 2 febbraio 2016, con la quale si ordina la chiusura di 20 emittenti televisive locali operanti storicamente nella Regione Sicilia da oltre 30 anni mentre è all’esame della Magistratura la Delibera AGCOM n. 480 sulla pianificazione della frequenze impugnata dalla Associazione REA e da numerose testate televisive. Con quest’atto di prevaricazione del Governo sull’autonomia della Magistratura che, tra l’altro, aveva già fissato per 20 aprile 2016 la data del giudizio di merito sul ricorso presentato dalla REA, si è avuta la conferma che l’Italia è sulla “via della Polonia” in fatto di libertà d’informazione. Infatti la Polonia ha sottomesso per legge la comunicazione radiotelevisiva pubblica e privata al volere governativo. Le radiotelevisioni locali italiane non possono che condannare il vile attentato del Governo Renzi alle libertà costituzionali per le libertà d’informazione, d’impresa e dell’autonomia della Magistratura. La REA seguirà l’iter giudiziario per portare dinanzi alla Corte Costituzionale e di Straburgo il Governo italiano affinché venga adeguatamente condannato. Intanto invita le emittenti locali italiane a partecipare ad una giornata di protesta nazionale da realizzarsi nei prossimi giorni. San Cesareo, 2 febbraio...
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