La SIAE si rinnova. Questo è il messaggio rilasciato all’ANSA da Filippo Sugar il neo Presidente SIAE che sostituirà Gino Paoli ma speriamo non sia la solita frase di rito. La realtà è che i “soliti noti” continueranno a farla da padrona finché non ci sarà una seria riforma della SIAE che, tra le altre cose, deve proibire nomine in conflitto d’interessi e a tal riguardo non ci pare che il Presidente ne sia esente. Tuttavia la speranza è l’ultima a morire. La storia ci racconta di grandi personaggi che hanno rinunciato ai loro stretti interessi per favorire grandi opere pubbliche e tra questi vogliamo ricordare Quintino Sella che sebbene fosse un ricco industriale del tessile si batté per lo sviluppo della emergente classe operaia sequestrando perfino alcuni beni della Chiesa per aiutare il Paese ad uscire dalla terribile crisi della fine dell’ottocento. Pertanto i migliori auguri della REA a Filippo Sugar dal quale, giovani autori ed artisti, si aspettano qualcosa di buono. (ANSA) – ROMA, 19 MAR – Una Siae “sempre più aperta e trasparente”, con tanti progetti per i giovani e un sito nuovo di zecca entro l’ estate per cambiare “in modo tangibile il rapporto con associati e utilizzatori” e spiegare meglio anche che la società degli autori ed editori “non c’ entra nulla con le tasse” e che il compenso “non viene mangiato da una macchina burocratica, ma pagato”. Chiusa tra le polemiche e l’ amarezza per l’ inchiesta fiscale l’ era di Gino Paoli, tocca ora a Filippo Sugar, rampollo più che navigato di una solida famiglia di editori musicali, il compito di ridare smalto alla storica Società. Il consiglio di sorveglianza lo ha designato presidente questa mattina con 21 voti su 30, preferendolo all’ altro candidato, Federico Monti Arduini (7 voti) e avviando un percorso che...
Il CONFLITTO D’INTERESSI IN SIAE SI RIPETE CON LA NOMINA DI FILIPPO SUGAR ALLA PRESIDENZA...
scritto da Antonio Diomede
I TELEVISIVI LOCALI SICILIANI PRONTI ALLA LOTTA PER SALVARE LE AZIENDE E I POSTI DI LAVORO...
scritto da Antonio Diomede
Il grido d’allarme è stato lanciato da Caltanissetta, presso l’hotel San Michele, durante un’animata riunione dei titolari delle venti emittenti televisive locali più rappresentative della Sicilia per fare il punto sulla gravissima crisi in cui il settore è stato messo per mano di una dirigenza ministeriale incapace e compromessa con gli interessi delle grandi reti e delle Telecoms ed una Autorità tutt’altro che super partes nel deliberare i piani di assegnazione delle frequenze e delle numerazioni dei programmi sul telecomando (LCN). Le problematiche del settore radiotelevisivo sono state analizzate alla luce dell’esperienza maturata dopo oltre 2 anni dal passaggio al digitale terrestre il quale ha comportato notevoli investimenti tecnologici, ancora del tutto improduttivi, aggravati dal calo degli inserzionisti dovuto alla crisi generale ma soprattutto all’incapacità della classe politica regionale che non è stata in grado di gestire tramite i fondi europei lo switch off nel 2012 così come è stata incapace di gestire la legge regionale sull’editoria, fortemente voluta dagli editori, ma rimasta inapplicata perché senza decreti attuativi. Pertanto, gli Editori Televisivi Siciliani hanno approvato oggi una serie di iniziative che metteranno in atto già dalla prossima settimana per fare fronte comune e garantire la continuità e la storia delle emittenti televisive Locali, che da oltre 30 anni svolgono un “Servizio Pubblico” non riconosciuto e troppo spesso sottovalutato dalla classe politica. La REA, come sempre, sarà a fianco delle emittenti nel sostenere tutte le iniziative atte a salvaguardare le imprese e l’occupazione impegnandosi ad estendere la lotta in tutte le Regioni italiane che durerà per l’intero periodo elettorale, da aprile a maggio, affinché partiti e politici possano valutare l’importanza del servizio pubblico svolto dalll’emittenza locale sul territorio. Si coglie l’occasione per invitare le emittenti a chiedere l’amicizia a REA Segreteria su facebook dove sono...
Bene dichiarazioni SIAE su ripartizioni più eque: ora si passi ai fatti...
scritto da Antonio Diomede
Prendiamo atto positivamente delle dichiarazioni del Direttore Generale della SIAE Gaetano Blandini rese lo scorso 19 febbraio 2015 durante il tavolo dei sindaci riunito a Firenze e voluto dal Sindaco Dario Nardella in merito alla campagna di incentivazione della musica dal vivo denominata#piùmusicalive, ideata da Manuel Agnelli, frontman degli Afterhours, e dall’architetto Stefano Boeri. Dalle notizie apparse sul “Corriere Fiorentino” e sul sito “Fare Musica e Dintorni“, si legge di un annunciato impegno da parte della SIAE a rivedere il sistema di ripartizione in senso più lineare e non più progressivo, in maniera tale da incentivare i giovani autori ed artisti che eseguono musica propria. Una dichiarazione davvero importante che arriva in un momento di profonda crisi del settore musicale e che vede molti operatori (musicisti, artisti, band, autori, editori, etichette indipendenti, ecc.) in grande difficoltà e bisognosi di supporto. Difatti, proprio nelle ultime ripartizioni semestrali dei diritti d’autore, registriamo una crescente insoddisfazione da parte di moltissimi associati, in particolar modo giovani e piccoli autori ed editori. Riteniamo che ciò sia dovuto soprattutto ad un complesso sistema di ripartizione dei diritti musicali che negli ultimi anni è divenuto sempre meno analitico e più basato sul cosiddetto “campionamento”, sistema che statisticamente tende ad avvantaggiare i brani più noti ed utilizzati a discapito di tutti gli altri, specie se eseguito in maniera limitata rispetto alla totalità degli eventi. In questo scenario vogliamo sperare che queste dichiarazioni si traducano presto in fatti concreti, ritenendo necessario che la SIAE dia un segnale di attenzione alla parte più debole della base associativa, innovando e modernizzando il proprio sistema di ripartizione dei diritti, soprattutto grazie al tanto atteso, programma musicale on-line (borderò elettronico), che segnerà il vero cambiamento rispetto al passato. Tale importante innovazione è stata già annunciata nel bilancio consuntivo del 2011 (pag. 19) dove...
L’AGCOM PRESENTA IL NUOVO PIANO DELLE FREQUENZE TV...
scritto da Antonio Diomede
L’AGCOM PRESENTA IL NUOVO PIANO DELLE FREQUENZE TV (giudicato del tutto insoddisfacente e discriminatorio dalla REA) L’atteso incontro della REA con l’Autorità delle Garanzie nelle Comunicazioni si è concluso con un nulla di fatto per la soluzione dei problemi sollevati dalle emittenti locali operanti sulla dorsale adriatica, Sicilia, Piemonte, Lombardia, Toscana, Friuli V.G., Liguria e Veneto che chiedono frequenze valide in sostituzione dei 19 canali che dovranno lasciare per i noti conflitti interferenziale con i Paesi confinanti mentre era stato assegnato dallo Stato un diritto d’uso ventennale. L’Agcom si fa forte del dispositivo di legge n. 9 del 21 febbraio 2014, articolo 6, comma 8, il quale l’autorizza ad avviare le procedure per escludere dalla pianificazione televisiva quelle frequenze riconosciute a livello internazionale ai Paesi confinanti oggetto di situazioni interferenziali. La liberazione doveva avvenire entro il 31 dicembre 2014, poi spostata al 30 aprile 2015 dalla legge di stabilità. Le emittenti toccate dal provvedimento sono circa cento con una perdita secca di 2800 posti di lavoro considerando l’indotto. La delegazione REA, rappresentata da tutte le regioni italiane, dalla Sicilia alla Lombardia, ha fermamente protestato contro gli Organi Ministeriali di garanzia e l’AGCOM per aver pianificato in violazione delle direttive europee assegnando alle locali, nei siti più sensibili alle interferenze con l’estero, frequenze non riconosciute dall’Europa. Inoltre, sull’Agcom e Ministero dello Sviluppo Economico pesano gravissime responsabilità per aver assegnato una gran quantità frequenze coordinate (buone) alle Reti nazionali discriminando così le locali nella qualità e nella quantità minima prevista dalla legge pari a un terzo di quelle pianificabili. Su queste due ultime violazioni la REA ha impugnato la delibera 480/14/CONS davanti al TAR del Lazio il cui giudizio finale è atteso per l’otto aprile 2015. San Cesareo, 04 marzo 2015 REA – Radiotelevisioni Europee Associate...
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