La REA ha chiesto alla Protezione Civile il rispetto della Convenzione sottoscritta da Bertolaso con le emittenti radiotelevisive locali e nazionali per i servizi informativi di allarme alla popolazione nei casi di emergenze varie e calamità naturali. La Convenzione è datata 28 settembre 2004 e scaturisce dal Verbale d’intesa sottoscritto tra l’Autorità, Ministero Comunicazioni e Presidenza Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile con il quale è stato istituito il CNIE – Circuito nazionale dell’informazione d’emergenza. Il fine del CNIE è proprio quello di diffondere servizi informativi immediati alla popolazione nei casi di necessità e urgenza provocati da calamità naturali e d’altra natura ben sapendo che solo le emittenti locali, meglio di RAI e altre strutture mediatiche private, possono raggiungere l’ultimo miglio del Paese. “In tale fatale contesto va considerato il ruolo di pubblico servizio svolto dall’emittenza locale” ha dichiarato il Presidente della REA, Antonio Diomede. E’ singolare, comunque, che la Protezione Civile non abbia pensato di utilizzare l’emittenza locale per un preventivo allarme alla popolazione proprio in virtù della predetta Convenzione. Certamente sarebbe stato più efficace ed immediato degli inutili fax inviati ai Comuni nella giornata domenicale. La REA ha chiesto un immediato incontro con l’Autorità, Ministero e Protezione Civile per l’attuazione della Convenzione . San Cesareo, 21 novembre 2013...
EMERGENZA SARDEGNA E CALAMITA’ NATURALI (esiste una convenzione non rispettata sottoscritta da Bertolaso con REA ed altri Media)...
scritto da Antonio Diomede
IL VICE MINISTRO CATRICALA’ INTERVIENE SUI TAGLI ALL’EMITTENZA LOCALE...
scritto da Antonio Diomede
La notizia è stata battuta dall’ANSA di oggi, 08 novembre 2013, alle ore 14.50, la quale riferisce l’intervento del Vice Ministro Catricalà su Saccomanni e Zanonato con una lettera allarme per il taglio dei fondi all’emittenza radio-tv locale contenuto nella legge di stabilità e in quella di bilancio che rispetto al 2013 è di circa la metà. Intanto una cordata tasversale di senatori (Pd, PDL, M5Stelle) hanno depositato i sei emendamenti della REA che, lo ricordiamo, mirano a salvare 350 imprese e 2800 posti di lavoro. Nella lettera inviata ai senatori, il Presidente, Antonio Diomede, ha fatto presente che gli emendamenti studiati dalla REA sono “concepiti per allegerire la spesa dello Stato e per battezzare l’inizio di una sana e credibile azione riformatrice del settore in direzione della perduta libertà d’impresa ai fini dello sviluppo tecnologico nella continuità produttiva delle aziende e dei relativi livelli occupazionali”. Ciò è possibile con il riconoscimento di “servizio pubblico” svolto dall’emittenza locale in favore dell’utenza e delle istituzioni territoriali attraverso un “contratto di servizio” a latere di quello RAI che preveda l’aggancio al canone in attuazione della Legge 422/93. Con tale riforma, ha affermato Diomede, “lo Stato risparmia più di 100 milioni l’anno e assicura definitivamente il sostegno all’emittenza locale senza essere costretti, ogni anno, a chiedere al Governo di turno “l’elemosina con il cappello in mano” per difendere il sacrosanto diritto costituzionale relativo al pluralismo d’informazione”....
Ultimi Commenti